Il pesto genovese dovrebbe essere preparato in un mortaio di marmo bianco e pestato con un pestello in legno di bosso o di pero (legni molto duri e compatti) perché è tradizione che il basilico non debba venire a contatto con il metallo. Il basilico dovrebbe essere possibilmente ligure, ancora meglio se di Prà, un quartiere di Genova situato nel ponente cittadino (pare che abbia le caratteristiche organolettiche migliori) e raccolto al momento della fioritura.
Per fare il pesto in ogni caso oggi usiamo un po' tutti il frullatore piu' veloce e la resa è comunque ottima!
Ingredienti ( dosi per 4 persone):
3 mazzetti di basilico ( di Prà se possibile)
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
40 gr. di pinoli
4 cucchiai colmi di parmigiano reggiano
4 o 5 grani di sale grosso
1 spicchio d'aglio
( a scelta si possono anche aggiungere 2 gherigli di noci e 30 gr. di formaggio pecorino). Io preferisco il pesto senza queste aggiunte.
350 gr. di trenette ( in altre regioni le trovate come bavette o linguine)
3 patate gialle non farinose
3 etti di fagiolini verdi
sale quanto basta per cuocere la pasta
Procedimento:
pulire i mazzetti di basilico, e sciacquare bene tutte le foglioline.
Una volta strizzate, metterle nel frullatore con lo spicchio d'aglio, il parmigiano, i grani di sale, i pinoli e aggiungere piano piano l'olio mentre iniziamo a frullare la salsa. Se vi sembra poco cremoso, aggiungere ancora poco olio.
Nel frattempo pelare le patate e tagliarle a pezzi grossolani, spuntare la cima dei fagiolini e mettere a bollire l'acqua per la pasta.
Non appena bolle, regolare di sale e versare le patate con i fagiolini. Far cuocere per 5 minuti e poi aggiungere le trenette. Continuare la cottura, mescolando di tanto in tanto per ancora 10 minuti circa.
Una volta scolata la pasta con patate e fagiolini, condire in una ciotola con una generosa quantità di pesto.
( a me piacciono molto condite e con una spolveratina di parmigiano sopra).
Buon appetito!
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