Risotto allo zafferano e funghi porcini

Un giovane aiutante del Maestro Valerio Di Fiandra, che dipingeva le vetrate del Duomo di Milano era soprannominato Zafferano perché metteva un pizzico di questa magica polverina nei suoi colori per renderli più brillanti. Un giorno il Maestro gli disse che prima o poi avrebbe messo lo zafferano anche nel cibo e così fu veramente. Un po' per ripicca un po' per sfida questo garzone fece mettere lo zafferano nel riso del banchetto di nozze della figlia del Maestro. Ma invece di fargli un dispetto gli fece un favore. I commensali furono entusiasti e così, tra mito e leggenda nacque il risotto alla milanese che nel corso degli anni fu rielaborato fino a diventare il piatto simbolo della cucina milanese. Preparato dai migliori chef il più noto resta quello di Gualtiero Marchesi, che l'ha impreziosito con la foglia dorata. Naturalmente la ricetta base viene interpretata in numerose versioni con l'aggiunta di altri ingredienti. Ecco una delle mie.



Ingredienti per 4 persone

320 grammi di riso Carnaroli
1 litro di brodo
1/2 cipolla
20 grammi di funghi porcini secchi
1 bustina di zafferano
1 bicchiere di vino bianco
Olio extravergine di oliva
Parmigiano grattugiato e a scaglie a piacere

Procedimento

Per prima cosa mettere a bagno i funghi porcini secchi in una scodella di acqua tiepida. Nel frattempo preparare il brodo che può essere sia di dado sia di carne, in questo caso va preparato in anticipo.
In una casseruola far soffriggere la cipolla poi aggiungere i funghi colati e sminuzzati.
Lasciare stufare per qualche minuto poi aggiungere il riso e far tostare. Aggiungere il vino bianco e far sfumare. Aggiungere il brodo poco alla volta mescolando per non far attaccare il riso. Più o meno a metà cottura unire anche lo zafferano. A fine cottura aggiungere il parmigiano grattugiato e far riposare alcuni minuti. Servire nei piatti aggiungendo qualche scaglietta di Parmigiano a piacere.



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